Il lemma alluṡióne

Definizioni

Definizione di Treccani

alluṡióne
s. f. [dal lat. tardo allusio -onis]. –
1. l’alludere e le parole con cui si allude: fare a. a una persona, a un fatto; a. velate, evidenti, chiare; la sua a. era trasparente; non so se hai capito l’allusione.
2. riferimento o riecheggiamento intenzionale, o spontaneo, di passi o versi d’autore, inseriti nel proprio discorso o anche in proprie opere senza esplicita citazione: una predica piena di a. bibliche; nei suoi versi si ritrovano parecchie a. dantesche.
3. Nella critica letteraria, evocazione, suggestione, come tecnica e carattere proprî della poesia «pura» o «ermetica» e in genere dell’arte irrazionale contemporanea, le quali mirano a rivelare a poco a poco l’oggetto.

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Definizione di Hoepli

allusione
[al-lu-ṣió-ne]

s.f. (pl. -ni)
1. azione dell'alludere, dell'accennare velatamente a qualcuno o a qualcosa che non si vuole dichiarare espressamente: fare a. a una persona, a una cosa
|| Parole con cui si allude: una velata a.
2. estens. riferimento, riecheggiamento non dichiarato esplicitamente: versi ricchi di allusioni leopardiane

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Definizione di Garzanti linguistica

allusione
[al-lu-ʃió-ne]
pl. -i
l’alludere [+ a]: fare allusione a qualcosa, a qualcuno | detto con cui si allude; accenno: allusione oscura, velata, chiara; un’allusione pesante, volgare o inopportuna | riferimento non esplicito: un testo costellato di reminiscenze e allusioni dantesche

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Etimologia

← dal lat. tardo allusiōne(m).