Il lemma dïàfano

Definizioni

Definizione di Treccani

dïàfano
agg. [dal gr. διαϕανής, der. di διαϕαίνω «lasciar trasparire», comp. di διά «attraverso» e ϕαίνω «mostrare»]. – in fisica, di corpo parzialmente trasparente, tale che guardando un oggetto attraverso di esso si vedano soltanto i contorni. con sign. più generico, fuori dell’uso tecnico, trasparente, terso, limpido, riferito soprattutto all’aria e al cielo: un’atmosfera d.; giù pei cieli d. e tranquilli (pascoli); o tenue, pallido, riferito a luce o colore: la luce d. dell’alba; un d. chiarore lunare; i colori d. dell’autunno inoltrato. in senso fig., letter., riferito alla persona o a parti di essa, esile, di aspetto delicato e di colorito pallido, quasi alabastrino: un volto d.; mani d.; una figura d., eterea; occhi diafani ... sotto il manto ondeggiante delle chiome (Onofri).

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Definizione di Hoepli

diafano
[dià-fa-no]

agg.
1. che si lascia attraversare dalla luce: alabastro d.; velo d.
2. fig. esile, delicato: una fanciulla diafana
|| Pallido: pelle diafana

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Definizione di Garzanti linguistica

diafano
[dià-fa-no]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. (scient.) che lascia passare la luce; trasparente: corpo diafano
2. (lett.) pallido; esile, delicato
♦ n.m.
pl. -i
(ant.) il carattere di ciò che è diafano

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Etimologia

← dal gr. diaphanḗs, deriv. di diaph{áinein} ‘lasciar trasparire’, comp. di di{á} ‘attraverso’ e ph{áinein} ‘mostrare’.