Il lemma diabòlico

Definizioni

Definizione di Treccani

diabòlico
agg. [dal lat. tardo diabolĭcus, gr. διαβολικός, der. di διάβολος «diavolo»] (pl. m. -ci). –
1. del diavolo: tentazione d.; delitti commessi per ispirazione d.; si diceva che quelle strane visioni fossero opera diabolica.
2. più spesso, degno del diavolo, maligno e perverso: agire con arti d.; un’astuzia d.; invenzione, macchinazione d.; un d. tradimento; un ordigno d., che sembra ispirato dal diavolo; una mente d., dotata di un’intelligenza perversa che tende soltanto al male. talvolta, in iperboli fam., senza connotazione negativa, per indicare qualità che eccedono le possibilità ordinarie: avere un’inventiva, un’abilità diabolica. ◆ avv. diabolicaménte, in modo diabolico, con astuzia o perfidia diabolica: inganno diabolicamente architettato.

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Definizione di Hoepli

diabolico
[dia-bò-li-co]

agg. (pl. m. -ci; f. -ca, pl. -che)
1. di, del diavolo: aspetto d.
|| Che proviene dal diavolo: tentazioni diaboliche
2. fig. perverso, maligno: macchinazione diabolica; un d. orditore d'imbrogli
SIN. malvagio, perfido
CONT. angelico

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Definizione di Garzanti linguistica

diabolico
[dia-bò-li-co]
f. -a; pl.m. -ci, f. -che
1. malvagio, perverso, maligno: ingegno, piano diabolico | difficile da capire o da sopportare: un diabolico apparecchio; caldo diabolico
2. (teol.) del diavolo: tentazioni diaboliche

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Etimologia

← dal lat. tardo diabolĭcu(m), che è dal gr. diabolikós, deriv. di di{ábolos} ‘diavolo’.