Il lemma patìbolo

Definizioni

Definizione di Treccani

patìbolo
s. m. [dal lat. patibŭlum, der. di patere «essere aperto, manifesto» (originariamente, era il luogo su cui il condannato veniva legato e esposto al pubblico), raccostato a pati «patire»]. – qualsiasi strumento (croce, forca, ghigliottina) con cui viene giustiziato un condannato, oppure il palco sul quale lo strumento stesso è innalzato o su cui una condanna a morte viene eseguita (per es., la decapitazione), e anche la morte stessa con esecuzione pubblica inflitta come pena per una colpa infamante: mandare, condannare, trarre al p.; esser condotto al p.; salire il p.; soffrire il p.; delitti che lo condussero al p.; sembra che vada al p., di chi mostra grande ripugnanza a recarsi in un posto, a fare un lavoro, e sim.; faccia da p., meno com. che faccia patibolare. per iperbole, sofferenza, tormento, nell’esclamazione che patibolo!

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Definizione di Hoepli

patibolo
[pa-tì-bo-lo]

s.m.
1. ogni strumento atto a giustiziare un condannato a morte: condannare qualcuno al p.
|| estens. il palco che fa da base al patibolo, su cui il condannato sale al momento dell'esecuzione: andare al p.
|| faccia da patibolo, patibolare
|| sembra che vada al patibolo, di persona che è costretta a fare una cosa estremamente sgradita
2. fig. grave sofferenza, tortura

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Definizione di Garzanti linguistica

patibolo
[pa-tì-bo-lo]
pl. -i
qualsiasi strumento per l’esecuzione di condanne a morte (forca, ghigliottina ecc.); il palco su cui lo strumento è innalzato, o anche talvolta la condanna e l’esecuzione stessa: condurre, mandare al patibolo |sembra che vada al patibolo, si dice di chi fa qualcosa molto malvolentieri |faccia da patibolo, patibolare

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Etimologia

← dal lat. patibŭlu(m), deriv. di patēre ‘essere manifesto’; in orig. designava il luogo dove veniva esposto il condannato.