Il lemma santo
Definizioni
Definizione di Treccani
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. –
1. agg. a. in origine, equivalente di sacro, riferito a ciò che è in rapporto con una realtà diversa da quella naturale e umana (opposto quindi a profano) e che si manifesta come altro, superiore, oggetto di sgomento, di attesa e di venerazione; sotto questo aspetto, si definisce santo ciò che è proprio di ogni esperienza religiosa. in senso più generale, detto di ciò che, consacrato da una legge morale o religiosa, è per tale motivo inviolabile, o di ciò che, per comune consenso degli uomini, è venerato religiosamente o è considerato degno di venerazione: i s. diritti della patria, dei popoli; la s. memoria dei defunti; l’urne de’ forti ... bella e santa fanno al peregrin la terra che le ricetta (foscolo). in senso più stretto, e quasi antonomastico (normalmente riferito alla religione cristiana, spec. cattolica), attributo della divinità, in quanto essere sommamente venerabile e assolutamente perfetto: dio s.; cristo s.; con uso sostantivato, il santo, il santo dei santi, dio, o anche gesù cristo: qual era mai persona che al santo inaccessibile potesse dir: perdona? (manzoni); lo spirito s., la terza persona della trinità; frequente in formule d’invocazione devota (dio s.!; cristo s.!; dio s. e buono!; dio s. e misericordioso!), ma anche in esclamazioni, di tono più o meno irriverente, che esprimono stizza, impazienza, ira contenuta (s. dio!, o dio s.!, o s. iddio!; s. cristo!; s. cielo!; madonna santa!). per estens., detto di tutto ciò che appartiene a dio o che da lui proviene, o che con lui ha rapporto: il s. nome di dio; la s. volontà di dio; la s. legge del signore; la s. croce; il s. legno della croce; farsi il segno della s. croce; per santacroce o crocesanta, antico abbecedario, v. santacroce. b. che è degno di particolare riverenza, devozione e rispetto, con riferimento alle credenze, agli atti e agli strumenti di culto della religione cattolica, ai luoghi e alle cose che nell’ambito di tale religione sono oggetto di culto e di venerazione: la s. fede; la s. madre chiesa; i s. altari; la s. messa; l’ostia s.; le s. specie del pane e del vino; la s. comunione, la s. cresima; accostarsi ai s. sacramenti; il s. natale, la s. pasqua. in molti casi l’aggettivo, per il suo valore determinativo, è parte integrante della locuz.: acqua s. (detta anche acqua benedetta), v. acquasanta; olio s. o sacro, v. olio, n. 1 f; anno s., in cui ricorre il giubileo; settimana s., quella che precede la pasqua (analogam., lunedì s., martedì s., ... sabato s., i giorni della settimana che precedono la domenica di pasqua); ora s., v. ora2, n. 2; campo s., v. camposanto; luogo s., genericam., chiesa, santuario; con altro senso, luoghi s., quelli della palestina, la quale è perciò detta anche terra s. (v. terra, n. 3), collegati con la nascita, la vita e la morte di gesù cristo; la città s., gerusalemme (per estens., genericamente, città sede di pellegrinaggi, in quanto riconosciuta dai fedeli come capitale religiosa: la mecca è la città s. dei musulmani); il s. sepolcro, quello di gesù, in gerusalemme. per sant’offizio, v. offizio; porta s., v. porta1, n. 1 a; santa sede, v. sede, n. 1.
2. agg. a. che appartiene alla sfera del sacro, alla divinità o alle sue manifestazioni; per estens., che in ogni suo atto o manifestazione è conforme alle leggi morali e religiose; quindi giusto, pio, retto, puro: il santo vero mai non tradir (manzoni); condurre una vita s.; fare una s. morte; fare una s. confessione, caratterizzata da pentimento sincero e profondo; parole s. (degne di un santo e, nell’uso com., parole giustissime, verissime: parole s. quelle che diceva la mia povera nonna!). preposto al sost. cui si riferisce: le s. gioie del matrimonio, della famiglia; s. propositi, s. pensieri; s. aspirazioni; con partic. riferimento a persona, che, nella vita e negli atti, dà prova di bontà, pazienza, virtù: quella s. donna di mia zia; ascolta i consigli di quel sant’uomo di tuo padre! b. con sign. più generico (sempre preposto al sost. cui si riferisce), detto di sentimenti ispirati dalla religione, o comunque da cause e situazioni che la morale religiosa accetta e giustifica: sopportare con s. rassegnazione i dolori, le malattie; infiammato, acceso di s. zelo; invaso di s. furore. c. rivolto, almeno nelle intenzioni o nelle dichiarazioni, a fini religiosi, in alcune locuz. tradizionali e denominazioni storiche: guerra s., combattuta in difesa della religione o comunque per motivi religiosi (tali furono le crociate, e anche le guerre combattute dai musulmani contro i popoli di altra religione); lega s., accordo stretto nel 1511 a roma fra il papa giulio ii, venezia e il re di spagna, allo scopo di difendere l’unità della chiesa dalla minaccia di scisma e lo stato della chiesa dai francesi; s. alleanza, v. alleanza, n. 1; s. inquisizione, espressione con cui è stato spesso chiamato il tribunale dell’inquisizione e la sua attività. d. fig. nell’uso fam., posposto al sost. cui si riferisce, detto di ciò che possiede o rivela utilità, validità o efficacia: mi ha dato un consiglio s.; faresti proprio un’opera s. ad aiutarci in questo frangente; una medicina s., un rimedio s., straordinariamente efficaci; in partic., mano s., aiuto o rimedio utilissimo: il suo intervento è stato una mano s. per tutti noi. all’utilità dell’impiego fanno probabilmente allusione anche le denominazioni botaniche erba s., legno s., seme s., per le quali v. più avanti il n. 8 a. e. preposto al sost. cui si riferisce, ricorre in altre locuz. di uso fam. nelle quali ha soprattutto una funzione rafforzativa e stilistica; così, in s. pace, pacificamente, con tranquillità, e anche con filosofia, con paziente saggezza: lavorare, studiare, leggere in s. pace; starsene in s. pace; vivere in s. pace; godersi la siesta, fare un sonnellino in s. pace; s. fretta, molta fretta, o anche fretta giustificata da validi motivi: il tragitto ... avrebbe potuto parere un viaggetto, anche a chi non avesse avuto la s. fretta di ferrer (manzoni); come esclam., s. fretta!, per esprimere disappunto o riprovazione per una fretta inopportuna o dannosa (cfr. l’analogo uso di benedetto); s. pazienza!, esclam. di chi è sul punto di perdere la calma; fammi, fatemi il s. piacere (di andarvene, di non seccarmi, di lasciarmi in pace, ecc.). con funzione prevalentemente rafforzativa: di s. ragione, con piena ragione, giustamente e, per estens., in quantità, in abbondanza: picchiare qualcuno di s. ragione; darne, prenderne di s. ragione; tutto il s. giorno, per tutta la durata del giorno, con riferimento a cose o fatti poco gradevoli o meritevoli di critica: sono stanco di lavorare tutto il s. giorno; mi tormenta tutto il s. giorno; se ne sta tutto il s. giorno a guardare la televisione; non fa niente tutto il s. giorno.
3. a. agg. e s. m. nella teologia cattolica, ciascuno dei fedeli che, giustificati dalla grazia, partecipano misteriosamente della santità di dio e della chiesa; per la comunione dei s., v. comunione, n. 1 b; madre de’ santi, espressione con cui il manzoni (nell’inno sacro la pentecoste) chiama la chiesa. con sign. più ristretto, riferito a coloro che, dopo la vita terrena, fruiscono della visione beatifica di dio: le anime s. del paradiso; comunem., anche le anime s. del purgatorio; quell’anima s., di persona defunta. in senso specifico, appellativo di coloro che vengono dichiarati santi dalla chiesa mediante un atto, esclusivamente riservato al papa, consistente nella solenne cerimonia della canonizzazione, e che come tali vengono invocati e venerati con culto pubblico, detto dai teologi culto di dulia (v.): fare, dichiarare s., santificare, canonizzare; esser s., essere stato dichiarato tale dalla chiesa. b. solo come agg., in funzione di attributo, si unisce al nome di coloro che sono stati dichiarati santi dalla chiesa e come tali sono venerati: i s. martiri; i s. confessori; le s. vergini (le tre categorie in cui la chiesa suddivide i santi); i s. apostoli; anche con riferimento alle creature angeliche: i s. cherubini e serafini; il s. angelo custode. nella chiesa cattolica, santo padre, espressione tradizionalmente riferita al papa (sia come vocativo: ci rivolgiamo a voi, santo padre ...; sia nominandolo: la benedizione del santo padre). preposto a un nome proprio, nel maschile si usa la forma intera santo davanti a nomi che cominciano con s seguita da consonante (santo stefano, ma talvolta anche san stanislao, e quasi sempre san spiridione), la forma apostrofata sant’ davanti a nomi che cominciano per vocale (sant’antonio, sant’ignazio), la forma tronca san in tutti gli altri casi (v. san); nel femminile si usa sempre la forma intera santa (santa marta, santa sabina, santa brigida), normalmente elisa davanti a vocale (sant’agnese, sant’orsola); al plurale, i santi pietro e paolo, oppure san pietro e paolo. nella scrittura, l’attributo seguito dal nome è comunem. abbreviato in s. o s. (s. giovanni, s. cecilia, s. andrea, oppure s. giovanni, s. cecilia, s. andrea); il plur. santi è abbreviato in ss. o ss. (i ss. pietro e paolo, i ss. apostoli); l’abbreviazione grafica si usa anche in altri casi, come, per es., il s. sepolcro, la s. messa, la s. comunione, la s. cresima, ecc. (o, con le iniziali entrambe minuscole, la s. messa, ecc.).
4. agg. preposto a un nome proprio indica inoltre: a. il giorno che la chiesa riserva alla commemorazione più o meno solenne di quel santo, e anche le ricorrenze o le festività che in quel giorno hanno luogo: oggi è santa lucia; ho avuto questo regalo per s. stefano; san valentino è la festa degli innamorati; il veglione di san silvestro; san benedetto, la rondine sotto il tetto (prov.). b. con iniziale maiuscola, l’edificio religioso intitolato a quel santo: troviamoci di fronte a san giovanni; san pietro a roma; san marco a venezia; s. spirito a firenze; san petronio a bologna; la denominazione della chiesa indica spesso anche la piazza sulla quale la chiesa stessa sorge: piazza san pietro; piazza san petronio; piazza san marco. c. la rappresentazione pittorica o scultoria di quel santo: il san sebastiano di antonello da messina; il san giovanni evangelista di donatello. d. con iniziale maiuscola, denominazione di molti luoghi geografici (città, cittadine, villaggi e sim.): san paolo, città e stato del brasile; san pellegrino terme; san quirico d’orcia; san severino marche; santa fiora; santa teresa di gallura; santa margherita ligure. e. in espressioni perifrastiche che si riferiscono al santo protettore di una città, indica la città stessa: la città di san marco, venezia; la città di san giusto, trieste; la città di san nicola, bari.
5. s. m. (f. -a) a. con uso assol., non seguito cioè da nome proprio, chi è stato canonizzato dalla chiesa: un s., una s., un grande s.; il s. del giorno; il culto dei s.; il patrocinio dei s.; le vite dei s.; litanie dei s.; i s. o tutti i s., la ricorrenza di ognissanti (1° novembre); invocare i s., tutti i s. del paradiso. usi antonomastici: il santo, sant’antonio da padova (quindi, la chiesa o la basilica del s., la basilica dedicata a sant’antonio, detta, nell’uso pop., anche il santo: vai al santo?; tra mezz’ora c’è la funzione al santo); il s. dei miracoli, sant’antonio; il s. dei poverelli o degli umili, san francesco; la s. degli impossibili, santa rita, cui si attribuiscono interventi miracolosi nei casi più disperati. locuzioni e modi prov.: qualche s. (ci) aiuterà, per esprimere fiducia nel futuro o un certo, anche se debole, ottimismo nella riuscita di un tentativo (l’importante è cominciare, poi qualche s. aiuterà); alla scesa (oppure alla china, all’ingiù) tutti i s. aiutano, le strade in discesa sono meno faticose, e, in senso fig., quando un’impresa è già avviata è facile arrivare in fondo; non sapere a che s. votarsi o raccomandarsi, non saper che cosa fare, trovarsi in una situazione molto difficile o pericolosa; raccomandarsi a tutti i s., cercare tutte le vie d’uscita da una situazione particolarmente complicata; avere un s., o qualche s. dalla propria, esser molto fortunato, soprattutto con riferimento a situazioni che, per la propria imprudenza o per altre cause, avevano rischiato di finire male (poteva rompersi il collo, e invece non s’è fatto niente: deve aver proprio un s. dalla sua), ma anche con senso più generico (gli va sempre tutto bene, deve avere un s. dalla sua); avere qualche s. (o dei s.) in paradiso, godere dell’appoggio e della protezione di una, o più, persone potenti; voler andare (o entrare, o stare) in paradiso a dispetto dei s., v. paradiso2, n. 1 c; non c’è santi ... (con il seguito, spesso sottinteso, che tengano), espressione con cui si vuole affermare l’inevitabilità di un fatto, l’inutilità di qualsiasi forma di opposizione e sim. (quasi a dire: non ci sono forze che possano impedire la cosa, o fare in modo che essa proceda altrimenti): quando s’è messa in testa un’idea non c’è santi, bisogna accontentarlo! prov., scherza coi fanti e lascia stare i s., ammonizione a non prendersi gioco di ciò che è sacro o comunque degno di rispetto. b. nel linguaggio fam. (spesso accompagnato da un agg. possessivo), il santo protettore di una persona e, per estens., il giorno in cui lo si festeggia, cioè l’onomastico: oggi è la festa del mio s., oppure oggi è il mio s.; con altro sign., la festa del s., del santo patrono di un paese. c. con valore concr., la figura, dipinto, scultura che rappresenta un santo o una santa. anche, piccola immaginetta sacra, santino: ha messo un s. fra le pagine come segnalibro; una scatola piena di santi; per estens., il diritto di una moneta, dove spesso si trova la raffigurazione di un santo; arma o santo, espressione non più in uso equivalente alla più com. testa o croce (v. croce, n. 6 c); per la locuz. tosc. ant. fare a palle e santi, v. palla1, n. 3, nel sign. 3. d. in similitudini e in espressioni equivalenti, persona di grandi ed elette virtù, che conduce una vita esemplare sul piano morale e religioso, o anche persona di grande bontà e mitezza: ha fatto una vita da santa; ha una pazienza da santo; tua madre era veramente una santa; non è (certo) uno stinco di santo, detto di persona dal comportamento spregiudicato, priva di scrupoli. e. in espressioni storiche, otto s., denominazione data dal popolo di firenze, in seguito all’interdetto lanciato contro quella città da gregorio xi (31 marzo 1370), alla magistratura degli «otto della guerra», che era stata istituita dal comune fiorentino per dirigere la lotta (detta appunto guerra degli otto s.) da essi condotta contro la santa sede, fra l’estate del 1375 e quella del 1378.
6. come agg., in usi estens.: a. reso sacro e beato per la presenza di dio, degli angeli, dei santi: il s. paradiso; il cielo s. (più frequente come esclam., s. cielo!); in dante, regno s., il paradiso; l’alta corte s., l’insieme dei beati del paradiso. b. che appartiene o è appartenuto a un santo, detto soprattutto del corpo o di parti di esso: le s. reliquie; divoto mi gettai a’ s. piedi (dante), dell’angelo custode alla porta del purgatorio. per la locuz. corpi s., v. corpo, n. 5 b.
7. come s. m. con valore neutro: a. ant. luogo santo, quindi chiesa: partitosi in gonnella, che pareva che venisse da servire a nozze, se ne tornò al santo (boccaccio). santo dei s., espressione che traduce la locuz. lat. sancta sanctorum (v.): il s. dei s. del tempio di gerusalemme; anche in senso fig.: a me ... piacque lo scandalo dei dommi infranti in quel blasonico santo dei santi (giusti). b. con sign. più astratto nelle locuz. pop. tosc. entrare, rientrare, andare in santo (propriam., ritornare in stato di purezza, esser purificata), di donna che torna per la prima volta in chiesa dopo il parto: farò levare e lavare la donna, e farolla venire alla chiesa ad entrare in santo (machiavelli); analogam., mettere in santo, di sacerdote che, con la benedizione, compie tale rito di purificazione.
8. agg. a. in botanica e in agraria: erba santa, lo stesso che erba amara o balsamite; legno santo, nome (anche legno benedetto) con cui è comunem. indicato il legno, durissimo, del guaiaco, usato tra l’altro nella costruzione navale (v. anche legno, n. 1 e), e la droga che se ne ricava; la denominazione legno santo indica anche l’albero di sant’andrea (v. la voce); seme santo, denominazione comune dei capolini di alcune specie di artemisia aventi azione vermifuga (v. santonina). b. vino santo, o più spesso vin santo, tipo di vino passito (v. vinsanto). ◆ superl. santìssimo (v.). ◆ avv. santaménte, da santo, con santità, con purezza d’animo e d’intenti: vivere, morire santamente; e chi la scure asterrà pio dalle devote frondi men si dorrà di consaguinei lutti e santamente toccherà l’altare (foscolo). ◆ dim. santarèllo (o santerèllo), santino; accr. santóne (v. le singole voci).
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Definizione di Treccani
santo-
. – variante poco com. del primo elemento xanto-. per le parole composte con questo elemento compositivo, si vedano le voci corrispondenti formate con xanto-.
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Definizione di Hoepli
santo
[sàn-to]
a agg. (al m. sing. si tronca in san davanti a consonante diversa da s impura, davanti a gruppo consonantico o a i semiconsonante: san bartolomeo, san pietro, san jacopo, santo stanislao, santo stefano; al m. e f. sing. si elide davanti a vocale: sant'andrea, sant'agnese)
1. inviolabile, sacro, degno di venerazione, perché consacrato da una legge morale o civile: il cimitero è un luogo s.; il s. giuramento
2. che riguarda dio o ciò che è a lui consacrato; degno di venerazione in quanto connesso con la religione: dio s. e misericordioso; santa vergine maria; santa messa; santa madre chiesa; il s. volere di dio; santa cresima; s. natale
|| acqua santa, acqua benedetta
|| anno santo, anno del giubileo
|| campo santo, cimitero
|| città santa, gerusalemme
|| il santo monte, il purgatorio
|| olio santo, olio benedetto dal vescovo con cui si impartiscono i sacramenti del battesimo, della cresima e dell'unzione degli infermi
|| santo padre, il papa
|| la santa sede, la curia di roma
|| il santo sepolcro, dove fu sepolto cristo, a gerusalemme
|| settimana santa, quella che precede la pasqua
|| spirito santo, la terza persona della trinità
|| terra santa, la palestina
|| vin santo, vino passito usato durante la celebrazione della messa
3. che segue i dettami della religione e della moralità: le sante gioie della famiglia; ha fatto una morte santa
|| estens. buono, esemplare per onestà e rettitudine: mio padre è un sant'uomo; quella santa donna di sua moglie ha una gran pazienza
|| parole sante!, vere e giuste
4. che trae ispirazione, che è sostenuto dalla religione: guerra santa; la santa alleanza fu stipulata nel 1815
5. fig. utile, efficace, lodevole: hai davvero avuto un'idea santa!
6. fam. in alcune esclamazioni di uso colloquiale, esprime impazienza, rabbia, stupore e sim.: s. cielo, non sei ancora pronto?; s. dio, non te lo ripeto più!; madonna santa, cos'è successo qui?
|| santa pazienza!, esprime disappunto, fastidio, insofferenza e sim.: santa pazienza, si può sapere cos'hai combinato?
7. enf., fam. (premesso al s.) in santa pace, tutto il santo giorno, fammi il santo piacere, con valore pleonastico, rafforza l'incisività dell'espressione
|| di santa ragione, a pieno diritto o in grande quantità, con grande energia: la madre gliele suonò di santa ragione
8. bot legno santo, guaiaco
|| erba santa, balsamite
9. eccl che è stato riconosciuto dalla chiesa degno di venerazione per l'alto livello morale delle sue opere e della sua vita ed è passato attraverso il processo di canonizzazione: santa caterina; san francesco; sant'antonio; santo stefano
|| Che riguarda un santo o che è stato di un santo: nell'urna sono conservate le sante reliquie
|| ell. anteposto al nome del santo, si usa per indicare la data in cui la chiesa lo ricorda, la chiesa che gli è intitolata, l'immagine che lo ritrae, o la via, la piazza, il quartiere che ne portano il nome: a, per santo stefano parto per la montagna; mi sono sposata in san domenico; il san sebastiano di guido reni; le ragazze di san frediano
10. st sant'offizio, sacra congregazione che si prefiggeva di difendere l'ortodossia cattolica dalle eresie, fondata nel 1542; oggi sostituita dalla congregazione per la dottrina della fede
‖ superl. ⇨ santìssimo
b s.m. (f. -ta nei sign. 1 e 2)
1. nella religione cattolica, chi è passato attraverso il processo di canonizzazione: le vite dei santi; il culto dei santi
|| la festa del santo, quella del patrono di un paese
|| i santi, il primo novembre, festa di ognissanti
|| per anton. la città del santo, padova, città di sant'antonio
|| il santo, la basilica di sant'antonio, a padova
|| fam. non sapere a che santo votarsi, essere nei guai, non sapere a chi chiedere aiuto per risolvere un grave problema
|| avere molti santi in paradiso, molte protezioni influenti
|| avere qualche santo dalla propria, avere fortuna, riuscire a cavarsela in situazioni difficili o pericolose
|| non ci sono santi (che tengano), nulla riuscirà a farmi cambiare idea: non ho intenzione di venire, non ci sono santi
|| qualche santo provvederà, succederà qualcosa di buono, un intervento favorevole risolverà i problemi attuali
2. estens. persona che ha condotto o conduce una vita esemplare: quell'uomo è un s., non si lamenta mai; tua madre è una santa
|| fig. non essere uno stinco di santo, non essere un modello di moralità, comportarsi in modo piuttosto spregiudicato
3. estens. immagine sacra di un santo: un s. d'avorio
4. non com. onomastico: il giorno del mio s.
5. eccl momento della messa alla fine del prefazio: quando sono entrata in chiesa, la messa era già al s.
6. ant. chiesa
|| PROV. scherza coi fanti, ma lascia stare i santi, sulle cose serie e su quelle sacre non bisogna scherzare
|| dim. ⇨ santìno; ⇨ santerèllo
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Definizione di Garzanti linguistica
santo
[sàn-to]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. (teol.) che è degno di venerazione religiosa; che è dotato di santità: la santa eucaristia; la santa croce; la santa messa; anno santo, anno giubilare; settimana santa, quella precedente la Pasqua (i cui giorni sono anch’essi detti ognuno santo: venerdì, sabato santo); acqua santa, benedetta; olio santo, consacrato |il santo padre, il papa |i luoghi santi, i luoghi legati a fondamentali eventi o personaggi di una religione; in particolare, per i cristiani, quelli dove visse Gesù |la città santa, Roma per i cristiani, Gerusalemme per ebrei, cristiani e musulmani, La Mecca per i musulmani |la terra santa, la Palestina |il santo sepolcro, quello di Cristo a Gerusalemme
2. nella terminologia biblica del cristianesimo, si dice di chi è consacrato al culto e al servizio di Dio: popolo santo; nazione santa, nell’Antico Testamento, Israele; nel Nuovo, i cristiani | nel cristianesimo, si dice di chi è unito spiritualmente a Dio perché vive nella sua grazia; in particolare, di chi è stato canonizzato dalla chiesa: santo Stefano, sant’Andrea, san Giovanni, sant’Anna, santa Lucia
3. giusto, onesto, buono, pio: un sant’uomo; una morte santa; le gioie sante della vita |parole sante!, giustissime, verissime
4. si dice di cose universalmente rispettate, verso cui si ha grandissimo ossequio: il giuramento è santo; venerare la santa memoria dei propri genitori
5. unito a un nome proprio può indicare, invece del santo, il giorno in cui se ne celebra la festa, la chiesa che gli è intitolata o una sua effigie o raffigurazione: santo Stefano è un giorno festivo; visitare Santa Maria Novella; la Santa Teresa del Bernini
6. si dice di guerre e alleanze politiche motivate, anche apparentemente, da intenti religiosi: le guerre sante islamiche; la Santa Alleanza
7. (fam.) si usa in alcune espressioni con valore puramente rafforzativo: lavorare tutto il santo giorno; fatemi il santo piacere di stare zitti; lasciatemi riposare in santa pace
8. (fam.) usato in esclamazioni di disappunto, inquietudine, sorpresa: santa pazienza!; santo cielo, quant’è tardi!
♦ n.m.
f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. (teol.) chi è santo; in particolare, nel cattolicesimo, chi è stato canonizzato dalla chiesa: il culto, le litanie dei santi; il santo protettore; la festa dei Santi (o i Santi), il primo giorno di novembre, festa d’Ognissanti |il Santo, Gesù Cristo |qualche santo t’aiuterà, (fig.) si dice per infondere fiducia a qualcuno che si accinge a un’impresa difficile |raccomandarsi a tutti i santi, (fig.) a chiunque si pensa possa aiutarci in momenti di difficoltà |avere un santo dalla propria, (fig.) si dice di chi riesce a evitare un grave pericolo, di chi ha molta fortuna | (prov.) scherza coi fanti, ma lascia stare i santi, non bisogna scherzare sulle cose sacre
2. persona pia, buona, proba: quel ragazzo è un santo; fare una vita da santo; avere una pazienza da santo
3. (fam.) onomastico: oggi è il mio santo
4. (non com.) chiesa: il Santo, a Padova, la basilica di Sant’Antonio
5. sanctus
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Etimologia
← lat. sănctu(m), propr. part. pass. di sancīre ‘sancire’.
Termini vicini
santità santìssimo santippe santino santimònia santificètur santificazióne santificare santificaménto santerèllo santerellina santalàcee santabàrbara santà sansóne sansino sansimonista sansimonismo sansimoniano sansifìcio sansevièria sansepolcrista sànscrito sanscritista sansa sanrocchino sano sannìtico sannita sanna santocchierìa santòcchio santolina sàntolo santóne santònico santonina santorale santoréggia santüàrio sanza sanzionàbile sanzionare sanzionatòrio sanzióne sapa sapére sapidità sàpido sapiènte sapiènza sapienziale sapindàcee sapindo sapodilla saponàceo saponàio saponària saponàrio saponata