Il lemma dïàpaṡon
Definizioni
Definizione di Treccani
dïàpaṡon
s. m. [dal gr. διὰ πασῶν (χορδῶν) «attraverso tutte (le corde)»; lat. diapāson]. –
1. nella terminologia musicale greca, l’intervallo di ottava.
2. l’estensione dei suoni che una voce o uno strumento musicale può percorrere dal più basso al più alto, spec. in comparazione con altre voci o altri strumenti: il d. dell’oboe va dal si bem. 1 al sol 5. in senso fig., raggiungere un alto d., un d. elevato, lo stesso che tono (per es., di una discussione o sim.); ha toccato il d. dell’entusiasmo, il massimo.
3. a. strumento atto a dare con notevole purezza un suono determinato; è costituito da una sbarretta di acciaio a forma di forchetta a due rebbî che, colpiti meccanicamente, vibrano producendo un suono di frequenza determinata che dipende dalle dimensioni dello strumento e dalle caratteristiche elastiche dell’acciaio. si usa, oltre che per esperienze di acustica, nella pratica musicale, per dare il la ai cantanti o agli strumenti (la nota data è il la3, corrispondente a un suono di 440 vibrazioni al secondo, sul quale, per convenzione internazionale, si accordano gli strumenti dell’orchestra: ed è questo il cosiddetto d. normale); di qui, nel linguaggio com., l’espressione dare il d., meno frequente però che dare il la, dare la giusta intonazione, anche in usi fig. (dare il d. a una conversazione, a una discussione, ecc., dare il giusto avvio). b. d. elettromagnetico, tipo di diapason in oscillazione permanente, controllata da dispositivi elettromagnetici; d. elettronico, diapason analogo al precedente, che utilizza tubi termoelettronici o transistori, adoperato anche in alcuni tipi di orologi ad alta precisione (orologi a diapason).
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Definizione di Hoepli
diapason
[dià-pa-ṣon]
1. strumento d'acciaio a due bracci che, percosso, vibra emettendo la nota la, e serve per accordare gli strumenti
2. fig. culmine: la discussione è giunta al d.
3. mus estensione dei suoni che una voce o uno strumento può percorrere, dalla nota più bassa a quella più alta
SIN. registro
4. st nell'antica musica greca, intervallo di ottava
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Definizione di Garzanti linguistica
diapason
[dià-pa-ʃon]
1. (mus.) forcella di metallo che, percossa, vibra emettendo la nota la; si usa per accordare gli strumenti musicali o per dare l’intonazione alle voci di un coro | il suono stesso, corrispondente a 440 vibrazioni al secondo
2. (mus.) estensione di una voce o di uno strumento, dal suono più basso a quello più alto; tessitura, registro | culmine, massimo grado: giungere al diapason; toccare il diapason
3. nella terminologia musicale dell’antica Grecia, intervallo di ottava
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Etimologia
← dal lat. diapāson, che è dal gr. diapasôn, da di{á pasôn (chordôn)} ‘attraverso tutte (le corde)’.
Termini vicini
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