Il lemma maggióre
Definizioni
Definizione di Treccani
maggióre
(ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). –
1. comparativo di grande, che nell’uso si alterna con il comparativo regolare più grande, al quale talvolta si preferisce: ne prese una porzione m.; ha bisogno di maggior comprensione; vorrei maggior libertà di movimenti; virgilio, d’enea parlando, in sua m. loda pietoso lo chiama (dante); nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria (dante). in alcune espressioni non può essere sostituito da più grande: forza m. (v. forza, n. 5 b); età m. o m. età (v. età, n. 1 c); il m. offerente, chi, spec. nelle vendite all’asta, offre il prezzo più alto. preceduto dall’art. determinativo, ha valore di superlativo: il po è il maggior fiume d’italia; il maggior numero; la maggior parte degli uomini; con la maggior cura possibile. a. riferito a cosa, ne mette in rilievo l’importanza, essendo implicito il confronto con cose analoghe d’importanza minore: piazza m.; sala m.; altar m. (v. altare, n. 1); l’albero m., l’albero maestro di una nave (e poeticam., con lo stesso senso: al prode che tronca fe’ la trïonfata nave del maggior pino, foscolo); nave m., secondo il codice della navigazione, lo stesso che nave alturiera, cioè destinata alla navigazione d’alto mare; ordini m., nella gerarchia ecclesiastica preconciliare (v. ordine, n. 8); arti m., nei comuni medievali, contrapposte alle arti minori (v. arte, n. 7), da cui forse la locuz. fig. andare per la m. (v. andare1, n. 8 d). in denominazioni partic., con iniziale maiuscola: porta maggiore (in roma); (chiesa di) santa maria maggiore; orsa maggiore. b. riferito a persona, indica eccellenza, grande rilevanza: il maggior poeta lirico dei nostri tempi (anche in giudizî negativi: è la maggior canaglia che abbia mai conosciuto); i trecentisti m. (in opposizione ai trecentisti minori), dante, petrarca e boccaccio; indica anche superiorità in un qualsiasi ordinamento gerarchico: rabbino m.; sagrestano m.; cappellano maggiore. talvolta con uso di sost.: i maggiori (e così i minori) dell’ottocento; la reverenza che dee lo minore a lo m. (dante). con altro sign., posposto al nome di uno scrittore o di un artista, ma con riferimento indiretto alle sue opere, indica l’opera o l’insieme delle opere più significative di questo artista: dante m.; l’ariosto, il foscolo, il manzoni maggiore. c. con riferimento all’età di una persona, in usi assol. è talvolta sinon. di maggiorenne, che ha raggiunto cioè l’età di 18 anni, diventando giuridicamente responsabile dei proprî atti: fra un anno sarà m. e potrà decidere senza il consenso del padre; più spesso con valore relativo, per indicare persone nate prima di altre: ha tre figli, il m. dei quali ha dieci anni; è venuto a trovarmi con la figlia maggiore. aggiunto a nome proprio di persona, secondo l’uso latino, serve a distinguere (in contrapp. a minore) il più antico tra personaggi di ugual nome: bruto m., il fondatore della repubblica romana (distinto da bruto minore, l’uccisore di cesare); catone m. (o il m.), catone il censore (contrapp. a catone minore o uticense). È conforme al latino anche l’uso del plurale sostantivato, i maggiori, nel senso di avi, antenati: chi fuor li maggior tui? (dante).
2. nel linguaggio filosofico, con riferimento a un sillogismo, termine m., quello che serve da predicato alla conclusione, cioè quello dei due termini estremi che è di maggior estensione; premessa m. (o assol. la maggiore), quella delle due premesse che contiene il termine maggiore.
3. nella terminologia musicale, il termine, introdotto verso la metà del sec. 17°, fa riferimento all’ampiezza di un intervallo, alla struttura di un accordo o al modo di una scala o di una tonalità. compare in diverse locuzioni: a. intervallo m., intervallo di seconda formato da un tono, di terza formato da due toni, di sesta formato da quattro toni e un semitono, e di settima formato da cinque toni e un semitono, a partire da qualunque nota (il corrispondente intervallo minore è formato da un semitono in meno che nell’intervallo maggiore: per es., l’intervallo do-re naturale viene detto di seconda maggiore, mentre l’intervallo do-re bemolle viene detto di seconda minore). b. accordo m., o accordo perfetto m., accordo costituito da una nota fondamentale e da altre due note ad essa sovrapposte verticalmente alla distanza rispettivam. di una terza maggiore e di una quinta giusta: per es., l’accordo perfetto maggiore costruito su do è costituito dalle note do, mi, sol e prende il nome di accordo di do maggiore. c. scala m., scala costituita da una successione ordinata, per grado congiunto, di otto suoni compresi nell’ambito dell’ottava e in cui gli intervalli di semitono si trovano fra il terzo e il quarto e, rispettivam., fra il settimo e l’ottavo grado, mentre le distanze fra tutti gli altri gradi congiunti sono costituite da intervalli di tono; si dice inoltre tonalità m. la tonalità che si riferisce a una scala di modo maggiore. d. semitono m. e tono m. indicano, in relazione a scale in cui compaiono due tipi di toni e semitoni di diversa ampiezza (come, per es., in quella descritta da g. zarlino, 1517-1590), gli intervalli più ampî, mentre quelli più ridotti sono detti minori: così, nella scala predetta, l’intervallo do-re, che ha un rapporto di frequenza di 9/8, è il tono maggiore, mentre l’intervallo re-mi, che ha un rapporto di frequenza inferiore (10/9), è il tono minore.
4. in matematica, l’espressione «maggiore di» si rende simbolicamente col segno › (cioè a>b significa che a è maggiore di b); l’espressione «maggiore o uguale a» è resa con il simbolo ≥.
5. nel linguaggio militare: a. come agg., stato m., corpo di stato m., capo di stato m. (v. stato maggiore); caporal m., maresciallo m., sergente m., aiutante m. (v. i singoli sost.). b. come s. m., primo grado della gerarchia degli ufficiali superiori delle forze armate terrestri e aeree, al quale compete il comando di un battaglione o di unità corrispondente. maggior generale, fino alla prima guerra mondiale, primo grado della categoria dei generali, in seguito sostituito con quello di generale di brigata; attualmente, primo grado degli ufficiali generali dei corpi e servizî tecnici dell’esercito e dell’aeronautica. avv. maggiorménte, in modo, misura o grado maggiore: i generi alimentari maggiormente colpiti dagli aumenti; anche rafforzato, molto maggiormente, tanto maggiormente, letter. vie maggiormente: mi hanno abbandonata tutti, e tanto maggiormente i miei figli; sempre più, ancor più: queste parole confermano maggiormente i miei dubbî; negli ultimi tempi il suo carattere si è maggiormente inasprito.
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Definizione di Hoepli
maggiore
[mag-gió-re]
ant., dial. maiore
(pl. -ri)
a agg.
1. più grande; di altezza, dimensioni, intensità superiori: la guglia m. del duomo; il danno è m. del previsto; abbi maggior cura di te stesso
|| (preceduto dall'art. determ.) il più grande: san pietro è la m. chiesa in italia
|| a maggior ragione, tanto più
|| cause di forza maggiore, tali da costituire impedimento insormontabile
|| la maggior parte, la maggioranza, il numero più alto
|| ell. andare per la maggiore, avere successo, essere di moda
2. più importante, di più grande rilievo: i maggiori pittori dell'ottocento; le opere maggiori del machiavelli; le maggiori potenze economiche dell'europa
|| foscolo maggiore, leopardi maggiore ecc. il complesso delle opere più importanti del foscolo, del leopardi ecc.
3. più anziano: fratello, sorella m.
|| catone maggiore, contrapposto al più giovane catone minore
|| dir maggiore età, quella a partire dalla quale si diventa maggiorenni, oggi in italia fissata a 18 anni: raggiungere la m. età
4. di grado più elevato: le maggiori autorità dello stato; caporale, sergente m.
|| ordini maggiori, nella gerarchia ecclesiastica, i gradi del suddiaconato, diaconato, sacerdozio
|| st arti maggiori, negli ordinamenti dei comuni medievali, quelle di notai, giudici, mercanti, speziali, cambiatori, pellicciai, della lana e della seta
5. mus scala maggiore, caratterizzata da un intervallo di terza maggiore, partendo dalla tonica
|| intervallo maggiore, il più grande tra due dello stesso nome
b s.m. e f.
1. persona più anziana di età rispetto ad altri: mio fratello è il m.
CONT. minore
2. chi occupa un grado più elevato di altri
3. al pl. genitori, avi
|| Predecessori
4. mil grado superiore a quello di capitano, ufficiale che comanda il battaglione
|| Persona che ricopre tale ruolo
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Definizione di Garzanti linguistica
maggiore
[mag-gió-re]
pl. -i; compar. di grande; preceduto da art. determ. forma il superl. rel.
1. più grande: l’area del giardino è maggiore di quella della casa; il Nilo è il maggior fiume dell’Africa; questa è la piazza maggiore del paese; l’ultimo anno ha registrato un numero maggiore di nascite; occorre maggior prudenza; Dante e Petrarca sono i maggiori poeti del Trecento |l’opera maggiore di uno scrittore, di un artista, la più significativa |l’Ariosto, il Verga maggiore, le loro opere maggiori |la maggior parte, la parte più numerosa, la maggioranza: la maggior parte degli uomini |il maggior offerente, in un’asta, chi offre il prezzo più alto per l’acquisto di un bene
2. più anziano, nato prima: Carlo è maggiore di Mario; Luca è il maggiore dei fratelli | aggiunto al nome di un personaggio lo distingue da altro omonimo, ma più giovane o vissuto in epoca posteriore: Catone maggiore o il Vecchio, in contrapposizione a Catone minore o il Giovane |maggiore (d’età), (dir.) maggiorenne
3. all’interno di un grado o di un ordine gerarchico, superiore: caporal maggiore; sergente maggiore; cappellano maggiore
4. (mat.) si dice di elemento o numero che, in un insieme ordinato o in una successione crescente, ne segue un altro
5. (mus.) del modo di una scala, caratterizzato dall’intervallo di terza maggiore tra la tonica e il terzo grado | di intervallo di seconda, terza, sesta e settima (e di quelli a essi riconducibili), più ampio di un semitono dell’omonimo minore | di accordo, il cui intervallo di terza sopra la fondamentale è maggiore
♦ n.m. e f.
pl. -i
1. chi, rispetto ad altri, è più anziano di età; in particolare, figlio primogenito: l’eredità toccò al maggiore |i maggiori, (lett.) gli antenati, gli avi: Chi fuor li maggior tui? (DANTE Inf. X, 42)
2. chi, in un ordine gerarchico, occupa un grado superiore a quello di altri | (mil.) ufficiale superiore delle forze armate (esclusa la marina) di grado immediatamente superiore a quello di capitano, comandante di un battaglione o di un reparto equivalente; in marina gli corrisponde il capitano di corvetta
3. (non com.) superiore, soprintendente | (spec. pl.) maggiorente, ottimate
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Etimologia
← lat. maiōre(m), compar. di măgnus ‘grande’.
Termini vicini
maggiordòmo maggiorazióne maggiorato maggiorata maggiorasco maggiorare maggioranza maggiorana maggiolino maggiolata maggiocióndolo màggio maggiàtico maggiaiòlo maggése maggéngo magènta magdaleniano magażżino magażżinière magażżinàggio magazine magatèllo magari magare maganzése magalda magagnare magagna màgadis maggiorènne maggiorènte maggiorità maggioritàrio magìa magiaro màgico màgio magióne magiostrina magismo magistèro magistrale magistralità magistrato magistratura màglia magliàio magliaro maglierìa maglierista magliétta maglifìcio maglina màglio magliòlo maglióne maglista magma magmàtico